Debora Hirsch

Biografia


Nata a San Paolo, Brasile. Vive a Milano, Italia
M.S.in Ingegneria Industriale presso Politecnnique dell'Università di San Paolo
MBA SDA Bocconi, Milano
Membro dello staff editoriale della rivista E Il Topo
Co-autore del libro Framed pubblicato da Charta


       

Recent Portfolios



    Catalogo Artisti Ordina video

Video  disponibili:

Nimby, 7:14, 2015
NIMBY è un'opera video realizzata da Debora Hirsch e Iaia Filiberti.
Il video spunto dalla "Not In My Back Yard sindrome", ovvero dove siamo disponibili ad attuare alcuni progetti, ma a condizione che si realizzino lontano da noi. Allo stesso modo, mentre possiamo respingere gli avvenimenti descritti in questo video, la maggior parte di noi non agisce perchè queste tragedie sono lontano da noi. NIMBY sottolinea come questi problemi sociali siano stati già combattuti dai tredici attivisti selezionati, un centinaio di anni fa. Le loro denunce sono state seguite da materiale preso da reti televisive, maggiori e minori, e documentari.

Limite, 7:17, 2012
Tutti conoscono cos'è un trailer di un film, un breve corto commerciale che raggruppa frammenti di varie scene di un nuovo film per suscitare la curiosità del pubblico prima della sua uscita. Ignorando la definizione tradizionale e la funzionalità del formato, l'artista Debora Hirsch ha deciso di creare alcuni trailer 'postumi' della pellicola Limite del 1931.
Limite, del regista Mario Peixoto, è spesso considerato il punto di riferimento nella storia del cinema brasiliano, nonostante non sia mai stato lanciato commercialmente. Hirsch ha creato non uno, ma tre trailer, ciascuno utilizzando solo le immagini originali e i suoni del film, che annunciano l'imminente lancio fittizio della pellicola. Uno dei trailer incorpora lo stile hollywoodiano, un altro introduce i personaggi e la trama del film e il terzo trailer si concentra sul regista e le sue intenzioni tematiche.

Framed 2, 13:19, 2012
Framed 2 è un'opera video realizzata da Debora Hirsch e Iaia Filiberti.
Il lavoro è stato realizzato con la tecnica found-footage. Le artiste hanno selezionato frammenti di vecchi film di Hollywood dove si vedono in scena famosi attori e attrici. Le scene selezionate sono spesso emblematiche del destino di queste donne e questi uomini nella vita reale. Messi a confronto, indicano la diversa possibilità' offerte ai due sessi. Mentre gli attori di sesso maschile hanno spesso avuto una vita lunga, prolifica e di successo in ambito cinematografico e non, le donne spesso sono state vittime di forti pregiudizi e discriminazioni che le hanno implacabilmente condotto alla povertà, all'alcool, alle droghe, a problemi fisici e psichiatrici, e a una alta percentuale di suicidio. In un modo semplice ma struggente, questo lavoro sui generi, dimostra appunto le disuguaglianze di genere tra i sessi sia sui rispettivi ruoli e possibilità nella carriera professionale, che nella vita sentimentale.

Uphill, 14:06, 2008
Il potere ipnotico basato sul moto perpetuo, imprigionato nella struttura post-coloniale, si apre con la vista di una strada di ciotoli grigi in salita che richiamano l'atmosfera rinascimentale. La pendenza occupa più della metà l'immagine con lo sfondo di case vuote che ricordano un set teatrale; Nel frattempo, un ambiente spettrale si libra sopra l'intera scena, intensificata dalla musica ossessionante.
Improvvisamente le figure in movimento appaiono, mostrate al rallentatore, sembrano anime in pena condannate ad moto perpetuo dentro un cerchio anomalo infernale, vagabondi della terra di nessuno, che non conoscono la loro destinazione. Sembrano fantasmi ripresi di spalle, dal basso verso l'alto, spazzati via da una corrente ascensionale, una umanità assente che non appesantisce il processo di sviluppo e di industrializzazione in corso perché consumano e producono poco, svaniscono nel nulla, consapevoli che non potranno mai arrivare in cima alla strada. Una città morta, illuminata da una luce fredda, anche se la scena si svolge a mezzogiorno.

Cluster Memories, 13:20, 2005
Il video "Cluster Memories" è stato pensato per rappresentare la dinamica della memoria. L'intera sceneggiatura tratta dal film Apocalypse Now corre veloce sul volto del protagonista, il capitano Willard. Lo script è impostato come titoli di coda e imita il layout di una poesia. In breve tempo, con la colonna sonora dei Doors, il video crea un'atmosfera sospesa e onirica dove le memorie sembrano sovrapporste. Non è possibile leggere l'intero screenplay, ma solo alcuni frammenti. Sono i frammenti che il pubblico riconosce di più e che sono fortemente impresse nella loro memoria e nelle memorie del personaggio principale del film. Il battito di palpebre di Willard, mentre fissa il ventilatore sul soffitto e la musica di sottosfondo, continuano in loop fino a quando il sogno svanisce.

The Last Supper, 4:51, 2004
L'Ultima Cena combina contraddizioni e falsi miti che si possono trovare a San Paolo. Gli "apostoli" sono delinquenti, protagonisti di una vita urbana brutale di cui sono spesso vittime. Questa precarietà dell'esistenza è ulteriormente accentuata utilizzando ritratti che sono difficili da distinguere. Le caratteristiche decomposte dalla bassa definizione dei pixel, rendono difficile l'individuazione e l'identificazione, indicando inoltre la molteplicità dei casi.

ETIX, 1:33, 2003
Due profili virtuali perfetti e imperturbabili, simili ma non identici, sono elegantemente stagliati su un limbo scuro. Essi pronunciano alternativamente, frasi in sequenza che identificano, attraverso un dizionario elettronico, sinonimi della parola "etica": l'etica, la morale... Ma non esistono valori o principi nei sinonimi. Giudizio, verdetto, potere, influenza... Paradossalmente, in rapida progressione, il significato delle parole si sposta gradualmente fino a raggiungere l'opposto dell'etica: Nessun etica. Il potere sovversivo del male sembra risiedere dentro le parole pronunciate. Dove l'attenzione alle differenze manca, si verifica una degenerazione del significato. Ma la vita, la storia non procede in una sola direzione. Dopo aver raggiunto la fine, la sequenza inizia di nuovo, a partire dalla fine: la non- Etica, l'immoralità ... Dopo la discesa brutale, vi è una ri-salita, fino al ritorno del concetto di etica, o meglio Etix, anagramma di uscita. L'attenzione critica ai più piccoli dettagli, che comprendono tutti i possibili significati dietro una sola parola, può rappresentare così la via d'uscita.